Sony Pictures Entertainment (SPE) pagherà 8 milioni di dollari per indennizzare i suoi impiegati i cui dati personali sono stati rubati durante l’attacco informatico che la compagnia ha subito il novembre dello scorso anno, quando vennero trafugati ad oltre 47'000 collaboratori ed ex collaboratori del gruppo (fra cui anche personaggi noti) email, numeri di previdenza sociale, indirizzi, dati salariali ed altre informazioni confidenziali.
I rimborsi diretti arriveranno fino a 10'000 dollari a persona, per un totale di 2,5 milioni, si legge nei documenti depositati lunedì sera al Tribunale di Los Angeles. Altri 2 milioni invece serviranno a finanziare misure preventive per evitare che si ripetano situazioni analoghe. I 3,5 milioni restanti serviranno a pagare gli onorari degli avvocati.
L’azione degli hacker aveva svelato al pubblico messaggi che hanno messo in imbarazzo i dirigenti di SPE e portato alla diffusione su internet di film non ancora usciti nelle sale o di sceneggiature, come ad esempio quella di "Spectre", la nuova pellicola di James Bond.
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