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Un uomo assedia l’aeroporto di Amburgo

Ha sparato e lanciato Molotov, ora asserragliato in macchina su uno scalo con la figlia in ostaggio - La polizia tedesca sta conducendo dei negoziati - Tutti i voli sono cancellati

  • 05.11.2023, 07:14
  • 05.11.2023, 08:55
00:36

Notiziario delle 07.00 del 05.11.2023

RSI Info 05.11.2023, 07:26

  • Keystone
Di: ATS/RedMM 

Da ieri sera (sabato), l’aeroporto di Amburgo è chiuso a tutti i decolli e gli atterraggi dopo che un uomo armato ha sfondato i cancelli di uno scalo con il suo veicolo. Successivamente ha guidato sul piazzale dell’aeroporto, sparando diversi colpi in aria e lanciando “una specie di cocktail Molotov” dalla vettura. Nessuna persona è rimasta ferita.

L’uomo porta con sé la figlia di quattro anni e, secondo la polizia, il fatto sarebbe stato preceduto da una disputa per la custodia con la madre. Non sembra quindi trattarsi di un attacco di matrice terroristica.

Verso le 20.00 di sera l’aeroporto è stato immediatamente chiuso in un’ampia area ed entrambi i terminal sono stati evacuati. Tutti i passeggeri degli aerei sono stati fatti scendere dai velivoli e sistemati in un hotel dell’aeroporto vicino. Un portavoce della polizia ha dichiarato che sabato sera sono stati colpiti in totale 3200 passeggeri.

L’intera struttura è attualmente chiusa, riferisce il sito web dello scalo. “Le operazioni di volo sono state sospese a tempo indeterminato” a causa della situazione e sono da considerarsi “cancellazioni e ritardi dei voli per tutto il giorno”. La polizia ha chiesto ai passeggeri di non recarsi all’aeroporto per il momento.

La polizia di Amburgo ha negoziato con l’uomo per tutta la notte. “Siamo appena riusciti a stabilire un buon contatto con l’aggressore”, ha dichiarato una portavoce della polizia in tarda serata. Le trattative con l’uomo, che si ritiene abbia 35 anni, sono state condotte in turco.

“Ci stiamo concentrando su una soluzione negoziata”, ha dichiarato la polizia all’agenzia di stampa tedesca. Le forze dell’ordine si sono espresse positivamente sulla durata dei colloqui: “È un segnale assolutamente positivo”, hanno sottolineato, “si è rivolto verso di noi. Vuole parlare con noi e lo consideriamo un segnale molto positivo”. Alle 5 del mattino, tuttavia, non c’era ancora nessuna svolta.

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