Dopo una lunga e accurata fase preparatoria, tutto è pronto: mercoledì dalla sonda Rosetta, lanciata nel 2004, si staccherà il piccolo Philae, laboratorio mobile a cui è stato affidato il compito di esplorare, 20 chilometri più in basso, la poco ospitale 67P/Churumov-Gerasimenko. Una prima assoluta.
Il robot è stato acceso e tutto procede per il meglio, ha fatto sapere a poche ore dall'avvio della complicata missione, l'ESA, l'agenzia spaziale europea, promotrice dell'evento. Fondamentale sarà cogliere l'attimo: a disposizione degli scienziati, che comandano le operazioni a 511 milioni di chilometri di distanza, a Darmstadt, Colonia e Tolosa, ci sarà una finestra temporale di sette ore. Basterà un minimo errore per vanificare tutto.
Con questa missione "archeologica" su una cometa -considerata, come le sue simili, vestigia della materia primigenia- gli europei cercano di fare luce sull'enigma dell'evoluzione del sistema solare.
AFP/dg