Il rallentamento del riscaldamento globale, un fenomeno che si è verificato a partire dal 2001, dopo un rapido aumento dopo gli anni '70, ha trovato una spiegazione. Secondo un gruppo di climatologi australiani, la causa è il rapido rafforzamento dei venti alisei da est a ovest nel Pacifico equatoriale, che ha per cosi dire “sepolto” sott'acqua il calore, riducendone la quantità che scorre nell'atmosfera.
Il fenomeno è tuttavia temporaneo, avverte lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Climate Change. Ora siamo nella fase più intensa del rafforzamento dei venti, nell’anno 12 o 13, e il ciclo dovrebbe estinguersi attorno all’anno 20.
Con questa ricerca, gli studiosi sconfessano i diversi scettici del clima, che hanno interpretato il rallentamento del riscaldamento globale, nonostante i livelli di gas serra nell'atmosfera avessero continuato a salire, come la prova che il clima è meno sensibile di quanto creduto ai livelli di CO2.
ATS/FM