Un calo delle nascite pretermine tra il 3% e il 4% è stato registrato durante il primo lockdown deciso dalle autorità per combattere la pandemia da coronavirus nel 2020. Lo rivela un ampio studio internazionale pubblicato dalla rivista Nature Human Behaviour. Il fenomeno è stato osservato anche in Svizzera, ma senza raggiungere una soglia statisticamente significativa.
Gli scienziati hanno raccolto dati su 51 milioni di nascite in 26 Paesi tra gennaio 2015 e luglio 2020. In questo campione erano comprese 490'000 nascite in Svizzera. È stato fatto un confronto con i tassi di nascite pretermine - cioè prima della 37a settimana - attesi in assenza di pandemia.
Nei primi due mesi è stata osservata una diminuzione del 4%. Nel terzo mese di contenimento il calo è stato del 3%. Anche in Svizzera è stata registrata una tendenza alla diminuzione ma solo nei due mesi successivi al contenimento di marzo-aprile 2020, in seguito è stato contato un leggero aumento.
Tuttavia queste cifre non hanno un valore statistico significativo, ha dichiarato a Keystone-ATS Sarah Stock, co-autrice della ricerca presso l'Università di Edimburgo (Regno Unito). "Questo non è sorprendente, dato che siamo un Paese piccolo con un basso tasso di natalità", ha commentato la ricercatrice.
Gli autori dello studio non sono entrati nel merito delle ragioni di questo calo. Precedenti ricerche hanno comunque fornito indizi importanti come un minor rischio di infezione dovuto a misure di distanziamento sociale o a una diminuzione dell’inquinamento atmosferico.

Notiziario 17 del 26.02.2023
Notiziario 26.02.2023, 17:08
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