Niente da fare per una nuova base legale ad Axpo: i contratti in tal senso, già approvati da tutti gli altri 8 cantoni proprietari, sono stati infatti respinti dai votanti di Sciaffusa oggi, domenica, con il 53,4% di “no”.
Sia il Governo che il Parlamento del cantone si erano espressi chiaramente a favore della nuova base giuridica, con cui, a detta dei favorevoli, la più grande società elettrica svizzera avrebbe beneficiato di flessibilità strategica e maggiore capacità d’azione.

Notiziario
Notiziario 18.08.2024, 16:00
Contenuto audio
Anche il comitato promotore del referendum riteneva necessario sostituire il trattato istitutivo, risalente a più di un secolo fa. Giudicava però inadeguato il nuovo progetto, sostenendo, in particolare, che esso non offrisse alcuna protezione contro le acquisizioni straniere.
L’esito della votazione non ha sorpreso più di quel tanto il consigliere di Stato Martin Kessler (PLR). “C’era da temere che i timori innescati” dai contrari “in una qualche misura si realizzassero”, ha dichiarato il ministro cantonale, responsabile per i dossier dell’energia. I problemi esistenti, ha tuttavia aggiunto, restano irrisolti: “Sarà necessario un nuovo tentativo per stipulare nuovi contratti”, ha sottolineato.