Il Tribunale federale ha dato ragione a una giovane che s'era opposta al suo licenziamento, pronunciato nel gennaio del 2011, con due mesi di preavviso. In maggio, la donna aveva fatto sapere d'essere incinta e aveva invocato la norma che tutela le lavoratrici in stato di gravidanza, sostenendo che il concepimento risaliva a marzo, ovvero il mese alla fine del quale aveva dovuto lasciare l'incarico.
Il datore di lavoro dovrà quindi versarle più di 57'000 franchi, secondo il verdetto reso noto mercoledì. La somma corrisponde a 13 mensilità, ovvero, come prevede la legge, la durata della gestazione e le 16 settimane successive al parto, avvenuto il 23 dicembre.
ATS/dg