Una conseguenza della sciagura di Fukushima: la confezione di 12 pastiglie di iodio, da utilizzare in caso di incidente atomico contro il cancro alla tiroide, sarà distribuita a tutte le persone che abitano in un raggio di 50 km da una centrale nucleare. In passato non era così, le autorità ritenevano sufficiente un raggio di 20 km.
La nuova strategia, decisa a Berna, piace poco ai gestori delle centrali nucleari: non sono d'accordo sulla distribuzione a domicilio (preferirebbero un immagazzinamento centralizzato nelle regioni interessate) e sul fatto di dover sostenere il costo dell'operazione: 30 milioni di franchi.
Il consiglio federale ha preso la decisione dopo un esperimento che ha provato l'impossibilità di distribuire le pastiglie, come prevede la legge, entro 12 ore dall'ipotetico incidente nucleare, nel caso i prodotti farmaceutici rimanessero stoccati nei depositi.
La distribuzione inizia il 27 ottobre e si concluderà a fine novembre. La confezione verrà spedita per posta ai cittadini che vivono vicino alle centrali dei cantoni Berna, Soletta e Argovia; in pratica a tutti gli abitanti dell'altipiano del Giura, poco meno di 5 milioni di persone.
M.Ang./RG/RSI
RG 18.30 del 16.10.14 Il servizio di Roberto Chiesa