Le donne sindacaliste dell’UNIA respingono il progetto Vecchiaia 2020. Ritengono che l’innalzamento dell’età pensionabile delle donne a 65 anni e l’abbassamento del tasso di conversione al 6%, costituiscono delle misure definite “inaccettabili”. Il progetto approvato lo scorso settembre dal Consiglio degli Stati prevede infatti l’armonizzazione dell’età pensionabile per tutti ciò che porterebbe ad un risparmio di 1,3 miliardi di franchi.
Le delegate della Commissione UNIA riunite sabato a Berna non ne vogliono sapere ritenendo che il progetto degli Stati porterà ad un innalzamento progressivo della pensione a 67 anni. Chiedono invece un pensionamento flessibile e finanziabile per tutti.
Fortemente criticato anche la prevista diminuzione del tasso di conversione visto che la misura andrà a pesare soprattutto « sui redditi bassi e cioè quelli delle donne ».
Red.MM/ATS/Swing