Il Consiglio nazionale ha votato l’entrata in materia per la Legge sul Servizio d’Informazione della Confederazione (SIC). Schiacciante il risultato: i sì sono stati 154, mentre i no sono stati solo 33.
“Durante l’esame del progetto la commissione ha proceduto alla ponderazione di sicurezza e diritti fondamentali”, ha spiegato il relatore Roland Borer (UDC). Ciò detto, “il SIC non riceve un assegno in bianco, bensì strumenti per intervenire in modo mirato”, ha inoltre precisato.
“In gioco vi è il nostro bene più prezioso, che con questa legge viene limitato”, ha invece replicato, a nome della minoranza commissionale, Daniel Vischer (Verdi), che peraltro ha sottolineato come già oggi esistano gli strumenti legislativi per intervenire in caso di inchieste particolarmente delicate. “Qui superiamo la soglia nella sorveglianza preventiva”, ha poi detto ricordando quanto è emerso in America grazie alle rivelazioni di Edward Snowden. L’invito da parte sua è stato chiaro: “non votate l’entrata in materia”.

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RSI Info 16.03.2015, 19:34
Nessuno lo ha ascoltato. Solo il Partito Socialista si è espresso in termini critici nei confronti del disegno di legge senza peraltro opporsi all’entrata in materia, caldeggiata anche da tutti i partiti del blocco di centro-destra. “È un progetto che viene dal Consiglio federale e non dal SIC”, ha ammonito Ueli Maurer nel suo intervento: “Il nocciolo è il concetto di libertà, che ha una sorella gemella: la sicurezza”, ha inoltre dichiarato, prima di invitare il plenum a non rinviare al mittente il dossier.
Ora la Camera bassa si chinerà nel dettaglio sul progetto. Nel corso del pomeriggio di martedì si dovrebbe procedere al voto definitivo.
SP
Dal TG20