La Società svizzera degli impresari costruttori (SSIC) ritiene che l’attuale contratto collettivo di lavoro nel settore dell’edilizia sia vantaggioso per tutti e non debba essere ridiscusso.
Nel corso di una conferenza stampa a Bienne, i vertici dell’organizzazione padronale hanno così risposto all’offensiva mediatica lanciata nei giorni scorsi dai sindacati, che chiedevano l’avvio di negoziati per rinnovare il Contratto nazionale mantello, che scade a fine anno.
“Età pensionabile a 60 anni, salario minimo di 5’500 franchi per muratori specializzati e costruttori stradali, 4’600 franchi per manovali privi di formazione professionale. L’attuale intesa è conveniente per tutti”, ha sottolineato Gian-Luca Lardi, presidente centrale della SSIC, secondo il quale: “lanceremo una campagna di sensibilizzazione attraverso l’affissione di manifesti per rettificare la falsa immagine che le parti sociali vogliono trasmettere in merito alle condizioni lavorative nell'edilizia principale”.
"Con questa campagna intendiamo sottolineare che le eccellenti condizioni lavorative nel ramo delle costruzioni continueranno ad essere garantite anche nel 2016. La nostra offerta è stata presentata ai sindacati già in giugno, ma questi hanno rifiutano l'offerta", ha affermato dal canto suo il direttore della SSIC, Daniel Lehmann.
ATS/bin