Il grande caldo (che nei prossimi giorni dovrebbe darci un po’ di tregua) fa proliferare le vespe, ma soprattutto le rende più aggressive. Lo confermano anche gli ospedali, che rilevano sempre più punture.
"Le alte temperature accelerano lo sviluppo degli insetti. Quindi anche le vespe hanno bisogno di una maggiore quantità di cibo", spiega l'agronomo Markus Schmidt, "e visto che alla gente in questa stagione piace mangiare all'esterno la situazione è potenzialmente problematica". Utili disinfestatrici - in una giornata una colonia divora mezzo chilo di mosche, tafani, zanzare e altri insetti - le vespe prediligono fra quelli umani i cibi ricchi di zuccheri e proteine. Visto che prevenire è meglio di curare, è preferibile coprire i piatti a base di carne. Inoltre, uno spruzzatore d'acqua può servire a scacciarle. Per l'eliminazione di un nido è invece preferibile ricorrere a un professionista.
Se si viene punti, bisogna andare al pronto soccorso? "Chiaramente sì nel caso di una reazione allergica accompagnata da sintomi come shock anafilattico, problemi circolatori, gravi difficoltà respiratorie o problemi gastrointestinali", afferma Sophie Aebersold, direttrice del pronto soccorso dell'ospedale Bruderholz di Basilea. "Oppure nel caso di punture in bocca o in gola con grave gonfiore e respiro affannoso. Non è necessario, invece, in caso di arrossamento, dolore o gonfiore locale, che possono essere trattati a casa raffreddando la zona della puntura".