Winfried Kretschmann non è un capo di Stato, ma “solo” il “Ministerpräsident” - il premier - del Baden-Württemberg. È stato accolto con tutti gli onori però giovedì a Berna da due consiglieri federali. Ha avuto un incontro con la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter e poi un pranzo di lavoro con il capo del Dipartimento federale degli affari esteri Ignazio Cassis. In entrambi i casi si è parlato essenzialmente dei rapporti fra Berna e l’Unione Europea. Con Cassis è stato discusso il nuovo pacchetto di accordi alla presenza della segretaria di Stato Helene Budliger Artieda e del capo negoziatore Patric Franzen.
Il motivo è presto detto: per la Svizzera il popoloso Land tedesco (11 milioni di abitanti su una superficie paragonabile a quella elvetica) è molto significativo, non solo per i 300 chilometri di confine comune ma anche per un legame economico, storico e culturale molto forte. Il 5% di tutte le esportazioni svizzere (un terzo del totale verso la Germania) è destinato al Baden-Württemberg, dal quale la Confederazione acquista il 6% dei beni importati. In tutto, scambi commerciali per 38 miliardi di franchi all’anno. Si tratta di un volume superiore a quello con la Cina (esclusi i metalli preziosi) e a quello con la Francia.
Il legame si sente soprattutto nella regione di Basilea, i cui valichi doganali sono utilizzati quotidianamente da 70’000 frontalieri del Baden-Württemberg e dove ha sede il grosso dell’industria farmaceutica elvetica. Di riflesso, il Land perde manodopera qualificata ma allo stesso tempo approfitta di una disoccupazione sotto la media e di abitanti con un potere d’acquisto elevato grazie ai salari svizzeri.