"30 milioni per il parco sono troppi"

Il Consiglio comunale di Lugano lunedì sera ha dato il via libera all'acquisizione parziale della proprietà. Martino Rossi è l’autore della mozione presentata nove anni fa che chiedeva l'acquisto di Villa Favorita. Oggi gli abbiamo chiesto un commento su quanto deciso, all’unanimità, dal Legislativo. Ed il consigliere comunale socialista non ha mancato di dire la sua sul prezzo di vendita, ritenuto troppo alto.

Lugano proverà ad acquistare parte del parco...
“Sono passati nove anni ed è cambiata la situazione finanziaria della Città. C'è stata molta timidezza e anche un po' di ambiguità, nei due precedenti Municipi, nel procedere secondo gli orientamenti suggeriti a suo tempo dalla mozione. Si è dovuto ridimensionare l’obiettivo, ma il Municipio ha dimostrato di crederci".

Ora si dovrà passare alla fase operativa. Quali, in concreto, i prossimi passi?
“Bisognerà continuare la negoziazione con i proprietari e ed il rappresentante al quale hanno concesso un diritto di compera e predisporre subito la variante di Piano regolatore che metta questa area in zona di utilità pubblica”.

E se non si troverà un accordo?
“Se si arriva ad un accordo consensuale per un acquisto ad un prezzo ragionevole, che è l’auspicio di tutti, benissimo. Altrimenti si potrà andare davanti ad un Tribunale di espropriazione che stabilirà una cifra ragionevole. Ma io penso che, visti i vincoli protettivi che gravano su questa proprietà e sul parco, i costi di manutenzione, il ripristino del lungo muraglione di sbarramento verso il lago e tenuto conto infine che questo terreno non è edificabile, il prezzo per il passaggio di proprietà all’ente pubblico dovrebbe essere assolutamente alla portata di Lugano, persino con le difficoltà finanziarie che conosciamo oggi”.

Al momento le cifre sono queste: 14'000 metri quadrati per 30 milioni di franchi…
“Secondo me questa cifra è esagerata, le caratteristiche del terreno escludono questo genere di prezzo. Non sono in grado di formulare quale sarebbe il valore stabilito da un Tribunale di espropriazione, ma sicuramente sarà molto più basso. E c’è perfino chi sogna che il Comune, accettando la trasformazione della Pinacoteca in immobile d’appartamenti, possa ricevere gratuitamente tutta la parte di interesse pubblico”.

Joe Pieracci