La vicenda risale al 29 agosto del 2024 e ha come protagonisti due conoscenti, accomunati da dipendenze da stupefacenti. Nel corso della serata uno scambio di messaggi tra i due sfocia in un litigio. Che poco dopo degenera a casa dell’imputato che, preso a sberle, reagisce con il coltello, trapassando il braccio destro dell’altro. Una ferita potenzialmente letale. Subito, tuttavia, il 37enne apparso oggi alla sbarra chiama i soccorsi.
Stamattina la dinamica della lite è stata riesaminata e i due uomini hanno fornito versioni discordanti. La procura ha sostenuto che il 37enne avrebbe afferrato il coltello e cercato a più riprese di colpire la vittima nella zona del busto. Ma l’imputato ha ribadito che il coltello lo aveva già in mano e non intendeva né ferire, né uccidere il 41enne. “Volevo soltanto – ha dichiarato – che uscisse di casa”:
La procuratrice pubblica Chiara Buzzi, secondo cui fu un tentato omicidio per dolo eventuale, ha domandato una pena di 3 anni e mezzo di carcere, da sospendere a favore di un trattamento stazionario. Il difensore, Olivier Ferrari, si è invece battuto per un massimo di 30 mesi. Il reato commesso – ha sottolineato il legale – fu di natura colposa. La Corte, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, nel pomeriggio ha accolto quanto chiesto dall’accusa.
Quotidiano del 21.05.2025

Lite degenera in accoltellamento
Il Quotidiano 30.08.2024, 19:00