Il Casinò di Lugano licenzia il direttore Giochi Marco Maiorano. Come mai?
“Paga il problema dei tavoli, che non riescono a decollare. Abbiamo dunque voluto dare un segnale ai nostri collaboratori: in questo settore siamo in crisi e bisogna reagire. Dispiace dare disdetta ad un dipendente di lungo corso, ma dobbiamo prendere tutte le misure necessarie a far funzionare l'azienda. Non possiamo più permetterci altre perdite. Bisogna però aggiungere che il settore dei tavoli è ovunque in crisi perché non ci sono più i giocatori di una volta, gli high rollers, e cioè quelli di alto bordo”.
Dove sono finiti?
“E’ un tipo di giocatore in estinzione. Quello che gioca 200-300 mila franchi in una sera oggi non c’è più. E se c’è gioca una volta al mese, ma poi non lo vedi più”.
E i casinò online sono sempre più agguerriti…
“Esatto, molta massa si è riservata sui casinò online perché li non ci sono controlli. Inoltre abbiamo anche la concorrenza delle video-lottery italiane, che si trovano in apposite sale”.
Torniamo ai licenziamenti: saltano posti anche nel settore mensa…
“Sì, perché non abbiamo più la mensa, che è stata automatizzata e dunque il personale non serve più”.
Quanti dipendenti licenziate in tutto?
“Tre più uno. Noi abbiamo circa 180 impiegati per una massa salariale sui 18,5 milioni. E una volta pagato tutto ci resta poco. I casinò sono in difficoltà e la crisi ormai colpisce tutti. Lo scorso anno la casa da gioco di Basilea ha licenziato 70 persone, noi invece cerchiamo di fare il possibile per tenere tutto il personale che possiamo”.
E poi c’è il CdA che potrebbe passare da 7 a 5 membri…
“E’ una decisione che non è ancora stata presa e che spetta all’azionista di maggioranza, d’accordo con quello di minoranza. Dovesse succedere potrebbe darci qualche vantaggio: minori costi e forse pure una struttura più snella”.
Caso NYX: ci sono novità dalla Commissione federale delle case da gioco?
“Non ci hanno ancora mandato niente. Potrebbero arrivare per fine maggio o inizio giugno”.
Su discoteca e lounge-bar si sono fatti passi avanti?
“Ci sono circa quindici interessati, sia ticinesi che esteri, ma al momento nessuno di loro è in pole position. Valuteremo cosa fare prima dell’estate. Per ora posso dire che intendiamo acquistare la mobilia e tutte le infrastrutture dell’ex NYX dalla massa fallimentare e che siamo già a buon punto”.
Joe Pieracci