Frenata dei fallimenti nel 2023 in Ticino, dove si sono registrati 895 casi di bancarotta (in calo del 15,1%). Il dato spicca perché risulta in controtendenza sul piano nazionale dove lo scorso anno sono state aperte 15’447 procedure nei confronti di aziende e persone.
Rispetto al 2022 in Svizzera c’è stata una crescita del 2,9%, inferiore a quella dei due anni precedenti (+9,1% nel 2021 e +6,6% nel 2022). Ma è la prima volta dall’inizio della serie dal 2006 che la progressione avviene su tre anni consecutivi, secondo quanto emerge dalle tabelle pubblicate martedì dall’Ufficio federale di statistica (UST). Su scala regionale l’incremento maggiore è stato misurato nella Regione del Lemano (+7,9%). I Grigioni segnano un -4,3% con 201 casi.
Diverso, invece, lo scenario se si considera l’ammontare complessivo delle perdite risultanti dalle procedure di fallimento nella Confederazione scese a 2,1 miliardi di franchi (-11,7%). In Ticino il valore in gioco è di 207 milioni (a titolo di comparazione il molto più popoloso canton Zurigo è a 262 milioni), nei Grigioni di 58 milioni.
Dopo essersi assestato intorno ai 2,7 milioni durante gli anni della pandemia di Covid (2020-2022), nel 2023 il numero dei precetti esecutivi ha subito un’impennata del 10,7%, attestandosi a 3 milioni e avvicinandosi al livello record stabilito nel 2019.
Notiziario 11:00 del 09.04.2024
RSI Info 09.04.2024, 13:12
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