Ticino e Grigioni

Globalisti, non si cambia

Secco “no” del Gran Consiglio a un’iniziativa parlamentare generica, che chiedeva l’abolizione dell’imposizione secondo il dispendio per i cittadini esteri

  • 06.05.2014, 18:13
  • 06.06.2023, 18:02
Montagnola

Fucilata l’iniziativa parlamentare generica del deputato dell’MPS Matteo Pronzini

  • Ti-Press

L’imposizione globale secondo il dispendio per i cittadini esteri non verrà abolita. Lo ha deciso il Gran Consiglio, che ha fucilato l’iniziativa parlamentare generica del deputato dell’MPS Matteo Pronzini, che ne chiedeva l’abolizione. Il Ticino non seguirà quindi le orme di Zurigo, Basilea Campagna e città e Appenzello Esterno, che hanno detto “no” all’imposizione globale.

In aula si sono confrontate due visioni molto diverse: da un lato chi riteneva che questi contribuenti – comunemente chiamati “globalisti” - sono una risorsa per il cantone e la sua economia e dall’altro chi invece reputava che questo meccanismo di tassazione non rispetta il principio dell’uguaglianza.

L’ha spuntata il primo fronte (composto da leghisti, liberali radicali, popolari democratici e democentristi) al termine di un dibattito ricco di cifre. Tre vanno ricordate: l’indotto annuo di questi contribuenti, che nel 2012 erano 877, è infatti valutato a circa 30 milioni per il cantone e 23 per i comuni. Senza appello il risultato della votazione: 56 i favorevoli allo status quo, 20 i contrari e 3 gli astenuti.

Red. MM.

Se ne dovrebbe parlare presto

Presto i Verdi lanceranno un’iniziativa per innalzare il dispendio minimo da 400mila a 800mila franchi. Lo ha annunciato, nel corso del dibattito, la relatrice del rapporto di minoranza Michela Delcò Petralli (Verdi) precisando che sarebbe stata “parlamentare o popolare”.

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