Blocchi di cemento nei punti caldi della città. Proteggeranno i mercatini natalizi dei più grandi agglomerati urbani del nord delle alpi. Da Basilea a Zurigo passando per Berna nessuno sottovaluta l’allerta terrorismo. E in Ticino?
“Grazie alla struttura di Piazza Grande, difficile da raggiungere in vettura, nonché alle protezioni e alla pista di pattinaggio rialzata di Locarno On Ice, non sono necessari” spiega alla RSI il comandante della Polizia di Locarno Dimitri Bossalini.
Il discorso è differente per Lugano, dove a partire dal primo dicembre la sicurezza sarà aumentata sia mediante più agenti per le strade, sia grazie alla chiusura con barriere dei punti sensibili. Ma presto Lugano potrebbe essere la prima città elvetica a dotarsi di un sistema innovativo per evitare attentati con veicoli. La conferma arriva dal Comandante della polizia cittadina Roberto Torrente: “Sì, stiamo studiando dei dispositivi fissi e automatici per chiudere fisicamente i luoghi a rischio, questo senza il bisogno di trasportare ogni volta delle barriere”.
Secondo il capo dicastero sicurezza e spazi urbani della Città Michele Bertini anche Lugano ha un occhio di riguardo alla minaccia terroristica anche se non va creato dell’eccessivo allarmismo. “È ovvio che nel periodo natalizio intensifichiamo la sicurezza e la presenza di polizia in città” spiega Bertini, “va però ricordato che Natale rimane una festa e non bisogna dare l’impressione ai cittadini che si vada in un campo di guerra”.
MP/SP