La Koscon Industrial SA di Stabio sempre più vicina al salvataggio. E' infatti stata depositata giovedì davanti al pretore di Mendrisio la situazione aggiornata della ditta e soprattutto la disponibilità dei creditori ad aderire al concordato, riununciando così ad una grossa fetta dei loro scoperti.
Manca l'omologazione ufficiale, la firma del pretore, e i tempi tecnici affinché la decisione cresca in giudicato, ma si tratta in ogni caso di una buona notizia soprattutto per gli 80 lavoratori rimasti, dopo i difficili anni di crisi che hanno segnato un importante erosione di personale e di liquidità.
Una crisi che ha avuto radici nella decisione della Banca nazionale svizzera di abbandonare la soglia minima del cambio e che nel 2016 ha costretto i vertice di Koskon, che crea sistemi e lastre di policarburato, a depositare i bilanci.
Ora, con la disponibilità dimostrata dalla maggior parte dei creditori, di aderire al concordato, si apre per la storica azienda di Stabio (che ai tempi d'oro occupava 160 persone) la possibilità di rilanciare - grazie ad un profilo finanziario più sereno - la produzione. Per il sindacato OCST che ha seguito negli anni tutta la vicenda, l'auspicio è che nel risalire la china l'azienda riesca a tradurre i benefici in nuove assunzioni, magari riassumendo chi ha lasciato a casa in tempi di magra.
CSI/APe