Un 52enne del Luganese che online si fingeva un adolescente per adescare ragazze di meno di 16 anni è stato condannato lunedì a 22 mesi sospesi dalla Corte presieduta dal giudice Siro Quadri. L'accusa nei suoi confronti era di ripetuti atti sessuali con fanciulli, tentati e consumati, e pornografia. Dovrà sottoporsi per tre anni a un terapia riabilitativa. Il processo si è svolto con il rito abbreviato.
A sette vittime accertate (quasi tutte nella Svizzera tedesca) nel 2017 e 2018 l'imputato aveva inviato immagini del proprio pene e chiesto loro di ricambiare, con frasi come "mandami la tua foto tutta nuda". In un caso aveva praticato l'autoerotismo in videochat. A far scattare le indagini era stata una delle vittime, che ne aveva parlato con i genitori, i quali avevano avvertito le autorità.
I controlli effettuati sui dispositivi dell'uomo avevano permesso di accertare che le proprie foto esplicite le aveva spedite anche a una ventina di numeri di sconosciuti, reperiti su Instagram.