Ticino e Grigioni

Stabilità nel 2011 per gli assicuratori

Risultati positivi nonostante le incertezze finanziarie

  • 03.02.2012, 18:23
  • 05.06.2023, 18:13
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Gli assicuratori privati hanno vissuto un esercizio 2011 globalmente solido, malgrado le bufere finanziarie e le catastrofi naturali. Per il 2012 il settore prevede un rallentamento.

Stando alle stime pubblicate oggi dall'Associazione svizzera d'assicurazioni i premi incassati nel settore danni dovrebbero essere cresciuti dell'1,4%, contro un aumento del 2,9% nel 2010. «La crescita si è dimezzata rispetto al 2010, ma rimane soddisfacente vista la saturazione dei mercati», ha detto il nuovo presidente dell'Asa Urs Berger.

Più assicurazioni per auto

Gli affiliati all'organizzazione, che conta circa 75 membri di importanza nazionale e internazionale, incassano oltre il 90% dei premi nel mercato domestico, anche se vi sono variazioni a seconda dei settori. Nel 2011 gli svizzeri hanno approfittato dell'euro- bonus per l'acquisto di una vettura e hanno quindi stipulato più assicurazioni auto. La pressione verso il basso delle tariffe dell'assicurazione infortuni invece si è tradotta con un calo dello 0,5%.

Il settore vita non risente della crisi

Le turbolenze monetarie e i tassi di interesse molto bassi non hanno rallentato il settore vita, che è progredito del 3,3%: questo grazie alle previdenza professionale (+5,3%), mentre i premi delle polizze individuali sono diminuiti dell'1,3%. Le società attive sul piano internazionale hanno subito le conseguenze dello tsunami in Giappone, della minaccia nucleare e poi delle inondazioni in Thailandia. In Svizzera le intemperie sono state particolarmente nefaste lo scorso anno.

Legge sui contratti, critiche al progetto del Consiglio federale

La penuria di investimenti a lungo termine senza rischi è un problema. «In un contesto volatile, gli assicuratori hanno comunque registrato risultati finanziari da solidi a buoni», sottolinea Berger. «E si sono affermati come elemento stabilizzatore dell'economia svizzera». Dal punto di vista politico l'Asa chiede una revisione totale della legge sul contratto di assicurazione, che ormai ha più di 100 anni, ma critica con veemenza il progetto del Consiglio federale. Contiene troppe regolamentazioni, rischia di sfociare in costi esorbitanti e non tiene conto di diverse revisioni parziali dell'attuale normativa, secondo il direttore dell'Asa, Lucius Dürr. Inoltre a suo avviso favorisce la frode.

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