Tombe verso la Mecca

Don Gian Pietro Ministrini, parroco di Balerna, ha raccontato ai microfoni della RSI il significato della sepoltura ai musulmani dopo il funerale di Mohammed Kouji, migrante 40enne del Marocco investito da un treno mentre camminava lungo i binari la sera del 20 gennaio. Lui e un altro giovane — il 20enne Diakite Youssouf folgorato sul tetto di un convoglio il 27 febbraio 2017 —, infatti, sono stati riposti con il capo rivolto verso la Mecca.

"Aver sepolto due musulmani nel nostro cimitero fa pensare", ha spiegato Ministrini, che ha aggiunto: "Si crea un po' più di comprensione, di umanità, di solidarietà... In fondo questa cosa incita a sentirci tutti creature umane che han bisogno solo di aiutarsi, non certo di respingersi".

"Nel primo caso del maliano era stata organizzata la presenza dell'imam e han fatto una preghiera condivisa anche da parte nostra, cattolica e che tutti hanno apprezzato. Nel secondo caso, non avendo trovato parenti e quindi un imam specifico, mi son preso io l'incarico di fare una preghiera a nome di tutti gli uomini religiosi, dell'umanità, a quell'unico Dio dal quale siamo venuti e verso il quale torniamo secondo il nostro credo", ha concluso Ministrini.

CSI 18.00 del 07.11.18: il servizio di Francesca Calcagno