Tre anni e sei mesi di carcere da espiare per omicidio colposo. È la condanna inflitta giovedì pomeriggio dal giudice Amos Pagnamenta al 23enne che la sera del 12 febbraio 2021 correva in auto, con quattro altri giovani a bordo, su una strada adiacente a un centro commerciale a Grancia. Una tragica sfida della velocità che si concluse attorno alle 23.00 con la perdita del controllo e il ribaltamento del veicolo, ma soprattutto con la morte sul colpo della diciassettenne che sedeva accanto al guidatore. Gravi ferite riportò anche un giovane seduto dietro, finito in coma per più di due settimane, mentre altri due ragazzi se la cavarono con ferite meno serie.

Mortale di Grancia: condannato a 3 anni e mezzo per omicidio colposo
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Il giovane, di nazionalità portoghese ma nato e cresciuto in Ticino, è stato invece prosciolto dall’accusa di omicidio intenzionale e non sarà espulso dalla Svizzera. Il giudice Amos Pagnamenta ha definito la sua colpa estremamente grave, parlando di negligenza cosciente, ricordando che ha messo a repentaglio anche la vita degli altri occupanti dell’auto.
L’imputato, che al momento dei fatti aveva 20 anni, ha riconosciuto le sue colpe davanti alla Corte delle assise criminali. “Facevo queste corse - ha spiegato in aula - per provare il brivido. L’adrenalina”. Una presa di rischio per cui la procuratrice pubblica Margherita Lanzillo ha chiesto una condanna a 5 anni e mezzo di carcere. Il giovane portoghese, secondo l’accusa, ha accettato il rischio che qualcuno potesse morire. Da qui l’imputazione di omicidio intenzionale per dolo eventuale.
La difesa, invece, ha puntato sul fatto che voleva “solo far divertire” chi stava con lui in auto e ha chiesto una condanna per omicidio colposo con pena sospesa limitata a due anni.

A processo per l'incidente mortale di Grancia
Il Quotidiano 22.11.2023, 19:00