Ticino e Grigioni

Truffa milionaria, condannati due cittadini tedeschi

Si fecero consegnare 15 milioni di franchi promettendo interessi da capogiro ad almeno 106 clienti, creando società ad hoc a Lugano

  • 14.12.2023, 20:06
  • 14.12.2023, 20:56
Foto d'archivio

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  • Ti Press
Di: Quotidiano/RSI Info 

Sono stati condannati oggi, giovedì, a Lugano, a oltre 3 anni e mezzo di carcere, due cittadini tedeschi che, tra il 2009 e il 2014, si arricchirono tramite società create ad hoc e una rete di consulenti ignari di tutto.

Le società con sede a Lugano, chiamate Invensys - un nome scelto apposta perché simile a quello di un grande gruppo con sede a Londra - esibivano slogan come “il nostro nome è la garanzia del nostro agire responsabile”, ma anche fotografie amene della Svizzera e promesse di interessi vantaggiosi, che convinsero almeno 106 cittadini germanici ad affidarsi ai due 54enni.

Una truffa ben congegnata dai due, che a seconda dei clienti, si fecero consegnare importi che vanno dai 10’000 fino a 2 milioni e mezzo di franchi, per un totale di 15 milioni. Questi soldi venivano messi su un conto definito “calderone” e venivano spesi per fini personali o per rimborsare - con il sistema del “buco tappa buco” - chi reclamava i propri risparmi.

I due imputati, che hanno ammesso i fatti, sono stati condannati per truffa aggravata a pene più leggere rispetto a quanto chiesto dall’accusa, in virtù del lungo tempo trascorso dai fatti e dalla violazione del principio di celerità. A loro sono stati inflitti 3 anni e 10 mesi e rispettivamente 3 anni e mezzo da scontare.

Fin dalla metà degli anni ‘90 i due tedeschi hanno creato società con un solo fine: la truffa. Uno schema che negli anni si è affinato fino a raggiungere quello giudicato oggi, che ha permesso ai due di vivere per anni una vita agiata.

Lussi che i due si sono concessi almeno fino all’apertura dell’inchiesta, scattata nel 2016 a seguito di una segnalazione della FINMA, l’autorità di vigilanza sui mercati finanziari, che mise in liquidazione le società Invensys poiché non disponevano dell’autorizzazione necessaria per raccogliere capitali in Svizzera. 

L’inchiesta era stata aperta sette anni fa dall’ex procuratore generale John Noseda e poi rimasta in stand by. A portarla in aula, pochi mesi prima della prescrizione, il procuratore Daniele Galliano. La violazione del principio di celerità è stata fortemente criticata dalla difesa che non esclude il ricorso.

02:37

3 anni e mezzo di carcere per una truffa da 15 milioni

Il Quotidiano 14.12.2023, 19:00

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