I mercati occidentali sono schizzati dopo il tonfo di lunedì, con crolli che hanno raggiunto anche l’8%.
In Svizzera
A Zurigo l’indice SMI martedì ha terminato in progressione del 3,42% rispetto a ieri, quando aveva lasciato sul terreno quasi il 4%. Le transazioni sono partite bene e hanno subìto un’accelerazione dopo l’annuncio dei tagli dei tassi d’interesse in Cina – la quinta volta da novembre – e la messa in circolazione di liquidità netta pari a 30 miliardi di yuan, ma anche grazie a buoni dati congiunturali europei.
Bene l'Europa, male negli USA
Nel resto d’Europa tutte le piazze finanziarie si sono ampiamente rafforzate: Londra +3,09%, Parigi +4,14%, Francoforte +4,97%, Milano +5,86%, Atene +9,3%. L'onda positiva ha solo parzialmente toccato l'altra sponda dell’Atlantico: a New York l’indice Dow Jones è rimasto sopra la linea per diverse ore ma ha chiuso a -1,17%.
Asia in altalena
In Asia c’è chi ha fatto bene – Hong Kong (+0,72%), Taiwan (+3,58%), Sidney (+2,72% e Seul (+0,92%) - e chi ancora arranca, in particolare Tokyo (-3,96%) e Shangai che, dopo la svalutazione della valuta cinese degli scorsi giorni, non è ancora riuscita a riprendersi: la caduta martedì si è fermata a -7,63%.
ab/ats/afp/reuters