Le Borse cinesi, ormai in crollo da metà giugno, hanno concluso la giornata al ribasso, in particolare quella di Shanghai che ha chiuso perdendo il 5,9%, mentre Hong Kong il 5,84%. Nelle ultime tre settimane i mercati finanziari hanno perso il 30%, nonostante gli interventi del Governo che ha immesso liquidità sul mercato. I timori dovuti allo scoppio della bolla speculativa in Cina hanno fatto scoppiare il "panic selling", ossia una vendita a qualsiasi costo delle azioni.
Oltre 500 imprese cinesi quotate hanno già sospeso le contrattazioni e la crisi ha avuto quale conseguenza un netto rafforzamento dello yen giapponese, diventato moneta rifugio.
La Banca Popolare Cinese ha assicurato che fornirà al mercato ampia liquidità per permettere ai mercati di riprendersi da questi crolli e per evitare rischi sistemici. Per contro, le piazze europee hanno aperto la seduta al rialzo: Parigi al +0,16%, Londra al +0,24, Francoforte al +0,31, Milano al +0,37, e la Borsa svizzera al +0,82.
AFP/ATS/ads
dal TG12.30: