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Allarme per la mutazione del virus

Stop ai voli dall'Inghilterra dove è stata individuata la mutazione virale definita "fuori controllo" - Non è però detto che il nuovo ceppo influenzi vaccini e terapie

  • 20 dicembre 2020, 15:20
  • 10 giugno 2023, 07:11

Notiziario 14.00 del 20.12.2020

RSI Mondo 20.12.2020, 15:16

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Di: ATS/ANSA/AFP/Swing

La comparsa nel Regno Unito di un nuovo ceppo del coronavirus più contagioso degli altri è preoccupante per gli epidemiologi e ha portato diversi Paesi a sospendere i voli dal Regno Unito. Il consulente scientifico del governo britannico, Patrick Vallance, ha detto che questa nuova variante del Sars CoV-2, oltre a diffondersi rapidamente, stava anche diventando la forma "dominante", avendo portato ad un "fortissimo aumento" dei ricoveri ospedalieri nel mese di dicembre. Secondo Vallance la mutazione sarebbe apparsa a metà settembre a Londra o nel Kent (sud-est).

"Il New and Emerging Respiratory Virus Threats Advisory Group (NERVTAG) ritiene che questo nuovo ceppo possa diffondersi più rapidamente", ha dichiarato in una dichiarazione il medico capo dell'Inghilterra, Chris Whitty. Tuttavia, "non ci sono prove al momento che questo nuovo ceppo causi un tasso di mortalità più elevato o che influenzi i vaccini e le terapie, ma sono in corso lavori urgenti per confermarlo", ha aggiunto Whitty.

Il medico capo dell'Inghilterra Chris Whitty

Il medico capo dell'Inghilterra Chris Whitty

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Le informazioni "su questo nuovo ceppo sono molto preoccupanti", secondo il professor Peter Openshaw, immunologo dell'Imperial College di Londra, citato da Science Media Centre. In particolare perché "sembra essere dal 40% al 70% più trasmissibile". Sulla sua pagina Facebook, il genetista francese Axel Kahn ha sottolineato che fino ad oggi, "trecentomila mutanti CoV-2 sono stati sequenziati in tutto il mondo". Secondo il dottor Julian Tang dell'Università di Leicester, "la mutazione del virus scoperta in Inghilterra circolava già sporadicamente molto prima di quest'anno fuori dal Regno Unito, in Australia a giugno-luglio, negli Stati Uniti a luglio e in Brasile ad aprile".

Mutazione? “Potrebbe non essere negativo”

Il nuovo coronavirus è un virus a RNA, come quello dell’influenza, e questi “mutano molto rapidamente”: si è espresso così nei giorni scorsi ai nostri microfoni Enos Bernasconi, in merito alle mutazioni del ceppo originale. “Possiamo comunque dire che il coronavirus muta un po’ meno degli altri virus a RNS – aggiunge il responsabile del servizio malattie infettive dell'ente ospedaliero cantonale ticinese –, perché ha un meccanismo che permette di correggere gli errori, che sono mutazioni che permettono di adattarsi progressivamente al nuovo ospite. Speriamo che con nuove mutazioni il virus diventi completamente umano e quindi anche meno patogeno”. Potremmo essere confrontati con varianti più contagiose, aggiungeva Bernasconi intervistato dal Radiogiornale, “ma questo potrebbe anche essere una notizia non negativa, perché potrebbe condurre a un ceppo meno virulento”.

Radiogiornale delle 12.30 del 15.12.2020: l'intervista a Enos Bernasconi

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