Attesa sui motivi del blitz FBI

È attesa per oggi, venerdì, entro mezzogiorno (le 18 in Svizzera) la pubblicazione dell'affidavit relativo al blitz dell'FBI nella residenza dell'ex presidente statunitense Donald Trump in Florida. Lo riportano i media americani. Su ordine del giudice, il Dipartimento della giustizia ha avuto tempo fino a ieri, giovedì 25 agosto, per rivedere il documento e riproporlo parzialmente censurato.

Si tratta della dichiarazione giurata nella quale si spiegano le ragioni dell'operazione effettuata lo scorso 8 agosto nella villa di Mar-a-Lago. Un'operazione in cui sono stati sequestrati oltre trecento documenti classificati. La pubblicazione del mandato è stata chiesta da alcune testate giornalistiche.

Secondo quanto emerso nelle scorse settimane, l'FBI era entrata in azione in cerca di documenti legati alle armi nucleari e alla sicurezza nazionale. L'ex presidente è indagato dal Bureau per spionaggio e per aver occultato, distrutto o rimosso documenti classificati.

Di recente Trump ha affermato che i documenti pubblici portati dalla Casa Bianca a Mar-a-Lago erano declassificati. Una dichiarazione che diciotto ex alti funzionari della sua amministrazione hanno poi smentito, bollandola come "falsa e ridicola".

Per il blitz dell'FBI, l'ex presidente ha anche fatto causa al Governo statunitense. E ha presentato una mozione al Distretto meridionale della Florida, in cui richiede la nomina di un esperto indipendente per l'esame delle carte ritrovate dagli agenti federali nella sua abitazione.

A seguito della perquisizione, il giudice e gli agenti dell'FBI sono inoltre finiti sotto l'attacco dei politici repubblicani. Il leader repubblicano alla Camera Kevin McCarthy ha parlato di politicizzazione armata, mentre da alcuni deputati di destra è partita la richiesta di tagliare i fondi dell'agenzia di intelligence. Nei giorni successivi al raid sono anche stati registrati degli episodi di violenza.