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Mosca devasta diga di Kakhovka, un disastro

Varie esplosioni nella notte hanno devastato l'immensa struttura idroelettrica minata dai russi. L'Ucraina invita gli abitanti a fuggire dalle zone sommerse

  • 6 giugno 2023, 07:35
  • 13 luglio 2023, 13:32

Le immagini della diga di Kakhovka devastata

RSI Mondo 06.06.2023, 10:12

Di: DPA/AP/AFP/EnCa

Una vasta porzione dell'enorme diga di Kakhovka (Ucraina meridionale) nell'area dell'Oblast di Kherson controllato dalle truppe russe, è stata fatta saltare in aria martedì mattina. Video sui social hanno mostrato una serie di violente esplosioni intorno alla diga, che risale all'epoca sovietica. In altri filmati si vede l'acqua sgorgare dai resti della struttura.

Nell'Oblast di Kherson è iniziata l'evacuazione delle aree intorno alla città di Kakhovka, secondo le autorità "Entro cinque ore l'acqua raggiungerà un livello critico", ha annunciato il governatore dell'Oblast di Kherson, Olexandr Prokudin alle 6.45 ora locale (le 5.45 in Svizzera). La diga di Kakhovka prende il nome dall'omonima città, che si trova sulla riva sinistra del lago artificiale.

L'esercito ucraino ha dichiarato che le forze russe hanno fatto deflagrare la diga. "L'entità dei danni, la velocità e il volume dell'acqua e le probabili aree inondate sono in corso di chiarimento", ha dichiarato il Comando meridionale delle Forze armate ucraine sulla sua pagina Facebook. Le agenzie di stampa russe, invece, hanno riferito che la diga controllata dalle forze di Mosca è stata danneggiata dai bombardamenti.

Un'immagine che mostra l'acqua fuoriuscire dalla diga sul Dnipro, sventrata dalle esplosioni

Un'immagine che mostra l'acqua fuoriuscire dalla diga sul Dnipro, sventrata dalle esplosioni

  • Twitter-UATV

Quanto sia grave la situazione lo confermano gli enti nazionali ucraini responsabili della struttura devastata: lo riferisce l'emittente ucraina Suspilne, che cita fonti della società statale Ukrhydroenergo. Secondo quest'ultima, la centrale idroelettrica di Kakhovka è stata completamente distrutta "a seguito dell'esplosione della sala macchine, dall'interno" e non è riparabile: L'operatore ucraino gestisce numerose centrali idroelettriche di grandi dimensioni lungo i fiumi Dnipro e Dniester.

Secondo la Russia il crollo della diga di Kakhovka non rappresenta invece un pericolo immediato per la centrale atomica di Enerhodar, che si trova sul bacino idrico. Lo dice l'agenzia di stampa statale russa Tass, citando un rappresentante dell'amministrazione della regione occupata di Zaporizhia (nominato dal Cremlino). La centrale nucleare è la più grande d'Europa ed è da tempo sotto il controllo di Mosca.

La diga, alta trenta metri e lunga 3,2 chilometri, è stata costruita sul fiume Dnipro nel 1956 come parte della centrale idroelettrica di Kakhovka. Il serbatoio che ne deriva contiene circa 18 miliardi di metri cubi d'acqua e alimenta la centrale nucleare di Enerhodar e la penisola di Crimea, annessa alla Russia nel 2014.

Il portale informativo Nexta precisa che sono state fatte saltare in aria 11 campate sulle 28 della gigantesca infrastruttura d'epoca sovietica e che ottanta insediamenti abitati nelle sue vicinanze sono a rischio inondazione entro il pomeriggio di oggi, 6 giugno. Intanto, Prokudin ha spiegato che a causa dei gravi danni alla diga, dalle 6.30 sono stati inondati (totalmente o parzialmente) "gli insediamenti di Tyaginka, Lvovoe, Otradokamenka (distretto di Berislavsky), Ivanovka, Nikolskoye, Tokarevka, Ponyatovka, Bilozerka, il microdistretto di Ostrov nel distretto di Kherson".

E' probabile, ha quindi sottolineato, che altri insediamenti saranno colpiti. "Siamo pronti a questo. Attualmente è stata organizzata lo sgombero dei residenti di questi insediamenti. Con gli autobus fino a Kherson, poi a Nikolaev e da lì a Khmelnitsky, Odessa, Kropyvnytskyi, Kiev e in altre città", ha spiegato, affermando che alle 13.00 (ora svizzera) dalla stazione ferroviaria di Kherson partirà un treno per gli sfollati diretto a Nikolaev.

Zelensky: "Distruzione della diga, russi sono terroristi"

La distruzione da parte della Russia della diga di Kakhovka, nell'Ucraina meridionale occupata dai russi, conferma che le forze di Mosca "devono essere espulse" da tutta l'Ucraina, ha dichiarato martedì il presidente Volodymyr Zelensky. "Terroristi russi. La distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka non fa che confermare al mondo intero che devono essere espulsi da ogni angolo del territorio ucraino", ha scritto sui social network. "Non un solo metro dovrebbe essere lasciato a loro, perché usano ogni metro per il terrore".

Dal canto suo il capo dell'Amministrazione presidenziale ucraina Andriy Yermak ha affermato che il grave danneggiamento da parte della Russia della diga di Kakhovka, nell'Ucraina meridionale, rappresenta un "ecocidio", ma comunque i funzionari nazionali e regionali ucraini stanno lavorando per garantire la sicurezza dei residenti locali. Yermak segnala che le azioni della Russia rappresentano anche una minaccia per la vicina centrale nucleare di Enerhodar. Sempre secondo il dirigente ucraino, l'attacco alla centrale di Kakhovka "da parte dei russi è un duro colpo per la sicurezza alimentare globale, che il nemico vuole minare, poiché questo disastro interesserà il sistema di irrigazione nel sud dell'Ucraina".

Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha invece messo l'accento sui danni ambientali immensi derivanti dalla devastazione alla grande barriera, legandoli al fatto che i russi l'avrebbero fatta saltare per frenare la controffensiva di Kiev: "La Russia ha fatto saltare in aria le dighe della centrale idroelettrica di Kakhovka. Lo scopo è evidente: creare ostacoli insormontabili sulla via dell'avanzamento delle forze armate ucraine, intercettare l'iniziativa informativa, rallentare il bel finale della guerra. Su un vasto territorio, tutta la vita sarà distrutta; molti insediamenti saranno rovinati; un danno colossale sarà arrecato all'ambiente..."

I guai per l'ambiente e gli animali in particolare già si vedono. Sui social sono ormai virali i video di salvataggi di cani o cervi intrappolati dalle acque cresciute a dismisura in pochi attimi, a Kherson città vagano castori totalmente spaesati dall'accaduto, mentre nella località di Nova Kakhovka tutti gli animali di uno zoo-fattoria locale sono morti poiché rinchiusi nei loro recinti per la notte e quindi condannati a una morte orribile dall'allagamento dei recinti della struttura.

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Telegiornale 05.06.2023, 20:00

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