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La Crimea tra Russia e Ucraina

Lanciata una piattaforma per sensibilizzare la comunità internazionale sul destino della penisola annessa nel 2014

  • 23 agosto 2021, 20:45
  • 23 giugno 2023, 14:58

RG 18.30 del 23.08.21: le considerazioni di Stefano Grazioli

RSI Mondo 23.08.2021, 20:44

  • Keystone

“Farò tutto il possibile perché la Crimea torni a essere parte dell’Ucraina”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha inaugurato a Kiev il vertice della Piattaforma Crimea, iniziativa lanciata per fare pressione sulla Russia dopo l’annessione della penisola nel 2014, largamente condannata come illegale dalla comunità internazionale.

Alla riunione, che il Cremlino ha denunciato come un evento propagandistico, hanno preso parte i rappresentanti di 46 Paesi e organizzazioni, tra cui Stati Uniti, Unione Europea e tutti i 30 membri della NATO.

La piattaforma dovrebbe servire come meccanismo di coordinamento per governi e istituzioni verso il ritorno della Crimea sotto la sovranità ucraina. Un progetto che si scontra con la posizione della Russia, che non è disposta a fare marcia indietro sulla regione conquistata.

Al termine del vertice, i partecipanti hanno firmato una dichiarazione congiunta che ribadisce il non riconoscimento dell’annessione della Crimea da parte della Russia e prevede ulteriori sanzioni politiche e diplomatiche in caso di ulteriori aggressioni da parte russa.

Discussioni su Nord Stream 2

A margine del vertice, i ministri dell’energia di Ucraina, Stati Uniti e Germania hanno discusso il futuro del Paese come asse di transito per i rifornimenti di gas naturale dopo l’entrata in funzione del gasdotto Nord Stream 2. Kiev teme che il nuovo collegamento diretto tra Russia e Germania, attraverso il Baltico, possa privare il Paese delle redditizie tasse di transito, mentre altri Stati sono preoccupati da un accentuarsi della dipendenza europea dai rifornimenti russi.

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