NATO e 5G, tensioni USA-UE

Occidente al bivio, spaccature tra le sponde dell'Atlantico. Al Bayerische Hof di Monaco, in questa 56esima edizione dell'appuntamento più importante sulla sicurezza internazionale, ci si interroga sul Westlessness, neologismo che in italiano sarebbe: mancanza di Occidente. E sull'emersione - poderosa - di Russia e Cina.

"L'Occidente si sta indebolendo". Così, sabato mattina, il presidente francese Emmanuel Macron ha dato nuovo slancio alle critiche già formulate venerdì da quello tedesco Frank Walter Steinmeier. Secondo Macron c'è un ripiegamento degli Stati Uniti, un "great again" sì, ma a scapito degli alleati europei e della forza dell'intero Occidente. Pronta la replica del segretario di Stato USA, Mike Pompeo: "Dire che l'alleanza tra Stati Uniti ed Europa sta morendo è una esagerazione. L'Occidente sta vincendo, e vinceremo insieme".

Nella nuova competizione tra grandi potenze occorre ritrovare unità, afferma il segretario della NATO Jens Stoltenberg. Si parla della dipendenza dal gas russo, di Huawei e del 5G cinese, che gli Stati Uniti vedono come strumento di spionaggio ma a cui gli europei non vogliono rinunciare.

Speriamo che si faccia una scelta libera e saggia, ammonisce il ministro degli esteri cinese Wang Yi, che tra l'altro ha stretto la mano all'omologo del Vaticano Paul Richard Gallagher, in uno storico incontro: Cina e Santa Sede non avevano rapporti diplomatici da decenni.

La Conferenza, poi, ha visto colloqui dietro le quinte per le crisi di Iraq, Afghanistan, Siria. Presente anche la consigliera federale elvetica, responsabile della difesa, Viola Amherd.