Le autorità di New Delhi hanno messo al bando lunedì la società statunitense di noleggio taxi Uber dopo l’arresto di un autista accusato di aver stuprato una giovane cliente. Lo si legge in un comunicato del Dipartimento dei trasporti della capitale indiana.
"Tutti i servizi di trasporto", recita la nota, "sono vietati con effetto immediato". L’azienda, presente in decine di città di tutto il mondo, è stata inserita in una lista nera e non potrà quindi più operare in futuro nell’area metropolitana della città. Uber da parte sua ha affermato che la sicurezza è la “sua principale priorità".
Nel frattempo è emerso che l’autore della violenza sessuale, un 32enne, era già stato fermato per un fatto simile e aveva trascorso due anni in carcere.
ATS/AlesS
RG 18.30 dell'08.12.14 - La corrispondenza di Maria Grazia Coggiola