Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha dichiarato giovedì di temere una nuova massiccia offensiva dei separatisti. E, intervenendo in Parlamento all'indomani dei feroci scontri che nei giorni scorsi hanno riacceso il conflitto nel Donbass, ha avvertito che "e forze armate di Kiev devono essere pronte a difendersi da un’invasione su larga scala lungo tutta la frontiera con la Russia".
"Nel sud-est ucraino ci sono “oltre 9'000 soldati russi che combattono al fianco dei ribelli e "la concentrazione delle truppe di Mosca a ridosso del confine è aumentata di una volta e mezzo rispetto a un anno fa", ha ammonito Poroshenko.
Con la guerra è riesploso anche lo scambio di accuse tra il Cremlino e Kiev. I russi negano la presenza di militari nel Donbass e accusano invece le autorità ucraine di aver provocato il recente inasprimento del conflitto per "destabilizzare la situazione" ed esercitare pressioni su Bruxelles, nell’ottica di far prolungare ulteriormente le sanzioni contro la Russia.
Reuters/AGI/EnCa