I leader dei paesi del G7, riuniti lunedì all'Aja, hanno deciso che la loro prossima riunione si terrà in giugno a Bruxelles. Non si svolgerà quindi il vertice nel formato G8 che era invece previsto a Sochi, in Russia.
La decisione è stata confermata, con un messaggio Twitter, dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. I leader dei sette paesi più industrializzati hanno precisato che sospenderanno la loro partecipazione al G8, fino a quando la Russia non cambierà posizione nei riguardi dell'Ucraina.
"Il G8 rappresenta un determinato sistema di valori. Ed è la ragione per cui Mosca non può prendervi parte", ha indicato una fonte diplomatica francese.
I paesi del G7, ribadendo che Mosca deve rispettare la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, intendono inoltre stabilire una concertazione a livello ministeriale per rafforzare la loro sicurezza in materia energetica.
Tale misura è legata segnatamente all'obiettivo di studiare soluzioni per far fronte alla dipendenza di certi Stati europei dalle importazioni di gas naturale russo.
Sempre secondo fonti diplomatiche, i paesi del G7 restano pronti a intensificare le proprie azioni nei confronti della Russia - anche con sanzioni congiunte mirate - se Mosca continuerà a destabilizzare l'Ucraina.
Per la Russia “se il G8 non si riunisce non è un problema”
Il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov ha detto lunedì, in una conferenza stampa all’Aja, che se il G8 non si riunisce "non è un problema" e che Mosca non considera questa eventualità “una tragedia”. Infatti, tutti i principali quesiti possono essere discussi in altre sedi internazionali, come il G20.
Lavrov ha inoltre sottolineato che "il G8 è un club informale e per definizione non se ne può essere espulsi".
Red.MM/ATS/Reuters/ARi/ANSA
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