La giustizia britannica mercoledì ha inflitto il carcere a vita a Micheal Adebolajo e un minimo di 45 anni a Michael Adebowale per aver ucciso un soldato britannico in una strada di Londra lo scorso 22 maggio. La corte ha confermato che si è trattato di “un omicidio a sfondo terroristico”.
La sentenza è stata pronunciata in assenza degli imputati, cittadini britannici di origine nigeriana convertiti all’Islam. Questi sono stati infatti immobilizzati a terra e prelevati con la forza dalle guardie dall’aula, dopo che, poco prima, avevano rivolto al giudice urla di protesta. I due hanno dato in escandescenza quando il magistrato ha affermato che le loro convinzioni avevano subito una radicalizzazione tale da tradire la loro stessa fede.
Adebolajo, 29 anni, è stato considerato il leader della “barbara” impresa e Adebowale, 22 anni, il complice che “ha partecipato con entusiasmo”.
La lettura della sentenza era stata rinviata per permettere alla Corte d’appello di Londra di esprimersi sul mantenimento del carcere a vita, su invito della Corte europea dei diritti dell’Uomo di Strasburgo che aveva consigliato di rivedere i termini del verdetto. “Alcuni crimini sono talmente odiosi”, ha stabilito la corte londinese il 18 febbraio, che il Parlamento è nella posizione di consentire tali sentenze in maniera «totalmente compatibile» con la Convenzione europea per i diritti dell'uomo.
Il militare ucciso, Lee Rigby, aveva 25 anni ed era un veterano dell'Afghanistan. Il suo omicidio scatenò un'ondata di violenze anti islamiche in tutto il paese.
AP/Reuters/AFP/ATS/AB
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