Svizzera

Niente vecchi Leopard per la Polonia

Varsavia voleva rifornirsi dopo aver armato l'Ucraina - Via libera alla Germania per i carri (disarmati) già rivenduti - Sistemi anticarro al Regno Unito prima che in Svizzera

  • 3 giugno 2022, 17:36
  • 23 giugno 2023, 19:59
Un Leopard 2: quelli ceduti alla Rheinmetall una decina di anni fa erano stati privati delle armi

Un Leopard 2: quelli ceduti alla Rheinmetall una decina di anni fa erano stati privati delle armi

  • keystone

I carri armati Leopard 2 dell'esercito svizzero ormai in disuso non potranno essere trasferiti alla Polonia. Lo ha deciso il Consiglio federale, chiamato venerdì a pronunciarsi su una serie di richieste ricevute da Stati europei, che "devono fra l'altro rifornire le proprie dotazioni dopo aver messo a disposizione sistemi militari all'Ucraina". Varsavia è andata in soccorso al Paese vicino invaso dalla Russia, rifornendolo anche con mezzi pesanti. La cessione dei Leopard 2 richiederebbe che vengano prima messi fuori servizio, spiega il Governo, procedura per la quale è necessario l'avallo parlamentare.

La Germania può disporre dei carri armati ricomprati undici anni fa

Non ci sono problemi, invece, perché la Germania utilizzi a suo piacimento 42 panzer del medesimo modello che Armasuisse aveva rivenduto nel 2010 e 2011 al fabbricante originale Rheinmetall di Kiel. Cannone, sistema di lancio multiplo, mitragliatrici e alte dotazioni tecniche erano stati allora smontati e conservati nella Confederazione quali parti di ricambio. I carri ricadono quindi ora sotto la legislazione tedesca e non sotto quella elvetica.

NLAW, precedenza a Londra

Il Consiglio federale ha infine deciso di concedere al Regno Unito la prima di due forniture di sistemi leggeri anticarro (NLAW), prodotti dalla svedese Saab Dynamics per le forze armate elvetiche e che non sono ancora giunti in Svizzera. In altre parole, Londra - che di questi sistemi ha già inviato in Ucraina almeno 5'000 esemplari - riceverà la sua fornitura prima di Berna, che dunque attenderà fino al 2024 una parte di quanto ha ordinato. Questo non impedirà, precisa un comunicato, di avviare l'istruzione delle truppa alla fine di quest'anno.

I "no" sui Piranha e le munizioni per i Marder

Nelle scorse settimane, ricordiamo, la Segreteria di Stato dell'economia aveva bocciato due forniture all'Ucraina che sarebbero state incompatibili con le norme elvetiche: quella di veicoli Piranha III prodotti a Kreuzlingen e ora di proprietà danese e quella di munizioni per i mezzi corazzati Gepard che la Germania era disposta a spedire al fronte.

RG 12.30 del 01.06.2022 - Il servizio di Gian Paolo Driussi

RSI Svizzera 01.06.2022, 17:03

Ti potrebbe interessare