La lettera firmata dalla responsabile della politica estera Catherine Ashton, con cui l'UE ribadisce il suo "no" a rinegoziare l'accordo sulla libera circolazione delle persone, è arrivata oggi a Berna. Il Governo per ora non ha ancora reagito, mentre lo fanno alcuni parlamentari, che non sono affatto sorpresi.
La posizione di Bruxelles era già chiara subito dopo il voto del 9 febbraio. "La soluzione dei contingenti proposta dal Consiglio federale non è attuabile", secondo il capogruppo del PS Andy Tschümperlin. I borghesi vedono invece qualche possibilità di dialogo: Felix Gutzwiller, consigliere agli Stati del PLR, vede un possibile spiraglio nell'ultima frase della missiva, in cui l'Unione si dice disposta a discutere dei "problemi di applicazione dell'accordo". Per Luzi Stamm, dell'UDC, bisognerà trattare, perché altrimenti la Svizzera fra tre anni dovrà denunciare l'intesa.
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RG delle 07.00 del 25.07.2013 Il servizio di Elisa Raggi