Una bara ha attraversato sabato le strade di Delémont. Sul feretro la scritta "Democrazia negata". C'erano anche degli uomini vestiti di nero tra i circa mille manifestanti che hanno protestato oggi nella capitale del Canton Giura contro il progetto di geotermia profonda nel vicino comune di Haute-Sorne.
La tensione attorno a questo tema monta da mesi e sabato è stata l'associazione Citoyens responsables Jura (CRJ) a chiedere a gran voce al Governo e al Parlamento l'abbandono del progetto ritenuto "un pericolo sia per la popolazione che per l'ambiente". Gli oppositori criticano anche il fatto che la popolazione non sia mai stata consultata. Da qui gli slogan scanditi durante il corteo.

Un migliaio di persone nelle strade di Delémont
Il progetto contestato mira a estrarre energia, mediante stimolazione idraulica, con uno scambiatore di calore collocato tra i 4'000 e i 5'000 metri di profondità. L'impianto dovrebbe fornire elettricità a circa 6'000 economie domestiche. Finora è stata autorizzata solo la fase esplorativa, che sarà seguita da nuova decisione cantonale.
La sensibilità in materia di trivellazioni del sottosuolo è particolarmente elevata nella regione. In molti ricordano ancora l'abbandono nel 2006 nella non lontana Basilea del progetto "Deep Haet Mining", dopo che i lavori di perforazione avevano causato nella città renana scosse tra i 2,5 e i 3,5 gradi sulla scala Richter.

Notiziario delle 17:00 del 02.09.2023
Notiziario 02.09.2023, 17:12
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