Svizzera

WEF, il bilancio di Alain Berset

Neutralità e Europa i temi più discussi nei numerosi incontri bilaterali tenutisi al Forum - Per il consigliere federale Ursula von der Leyen non ha criticato la Svizzera

  • 19 gennaio 2023, 17:52
  • 24 giugno 2023, 03:44
Il Consigliere federale in un'immagine scattata oggi a Davos

Il Consigliere federale in un'immagine scattata oggi a Davos

  • Keystone
Di: Agenzie/Red. MM

Il presidente della Confederazione Alain Berset ha stilato il suo bilancio della settimana di lavori al Forum economico mondiale (WEF) di Davos (GR), evocando numerosi incontri bilaterali, con alcuni temi che hanno fatto la parte del leone.

Neutralità

Importante è stato l'incontro con il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, incentrato sul ruolo della Svizzera e sulle aspettative nei suoi confronti. Stoltenberg ha invitato la Confederazione a giocare un ruolo nel conflitto che si sta svolgendo in Ucraina.

Un colloquio c'è poi stato anche con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Anche in questo caso, oltre alle questioni bilaterali, si è parlato di neutralità. Da tempo la Germania cerca infatti di esportare verso l'Ucraina aiuti militari con componenti svizzere.

Come aveva già fatto nel suo discorso d'apertura, il presidente della Confederazione ha riaffermato la solidarietà della Svizzera con le popolazioni colpite dalla guerra. Berset ha anche ribadito che il diritto alla neutralità impedisce ogni tipo di esportazione e riesportazione di armi, poiché ne va della credibilità del Paese.

Europa

I numerosi incontri bilaterali hanno poi permesso di affrontare ancora una volta i temi legati all'Europa. Nel corso dei colloqui, Berset ha sottolineato gli identici valori condivisi da Svizzera e Unione europea (Ue) e l'impegno comune profuso su un gran numero di questioni che riguardano l'intero continente.

In tale contesto è stato anche affrontato il tema dell'associazione della Svizzera ai programmi europei Horizon Europe ed Erasmus+, al momento sospesa. Nell'intento di consolidare e sviluppare buone relazioni, un anno fa il Consiglio federale ha proposto un approccio "a pacchetto", è stato ricordato. Questa dimostra il chiaro impegno di Berna per le relazioni con Bruxelles.

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  • Keystone

Altri colloqui e una raclette con "un amico della Svizzera"

Colloqui ci sono poi stati con rappresentanti di Finlandia, Lituania, Lettonia, Moldavia e Georgia, ma anche di Ecuador, Colombia, Costa Rica e Congo, per citarne alcuni. Tempo si è trovato anche per una raclette con il premier del Lussemburgo Xavier Bettel, definito "un amico della Svizzera".

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"Spesso non si trovano soluzioni concrete in questo tipo di contesti, ma gli incontri con le personalità di tutto il mondo sono estremamente importanti per le cooperazioni", ha detto il presidente rispondendo a una domanda.

Le dichiarazioni di Ursula von der Leyen

Le dichiarazioni del Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, non costituiscono una "critica", secondo il Presidente della Confederazione. A Davos (GR), la posizione dettata dalla neutralità svizzera nella guerra in Ucraina "è stata ben compresa".

"Non vedo altre considerazioni che meritano una replica nelle sue parole", ha dichiarato Alain Berset alla stampa al termine degli incontri bilaterali al World Economic Forum (WEF). Il Consigliere federale è poi tornato sulla dichiarazione del presidente dell'esecutivo europeo secondo cui "l'astensione non è un'opzione".

"È ovvio", ha puntualizzato il Presidente della Confederazione. "Per questo abbiamo ripreso le sanzioni europee" contro la Russia, ha aggiunto.

La questione è stata spesso discussa nei colloqui bilaterali a Davos, ha ammesso il capo del Dipartimento federale dell'Interno. Ma alcuni degli interlocutori dal quale si aspettava delle sollecitazioni in merito non ne hanno parlato.

Coloro che ne hanno parlato, lo hanno fatto in modi diversi. La posizione svizzera "è stata ben compresa", ha insistito il friburghese. Nel merito, ha ribadito chiaramente che la legge sulla neutralità proibisce non solo l'esportazione ma anche la riesportazione di armi. "Questo fa parte dei contratti" firmati con i partner su questo tema.

La lettera di Zelensky

La Svizzera ha ricevuto una lettera del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky sulla formula di pace ucraina in dieci punti, portata a Davos (GR) dalla moglie Olena Zelenska. "Stiamo preparando una risposta", ha dichiarato giovedì Alain Berset, aggiungendo che la Svizzera farà tutto il possibile per contribuire a "fermare questa guerra".

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Berset ha inoltre sottolineato che la lettera è generica e non vengono fatte richieste specifiche alla Svizzera. Peraltro scritti simili sono stati consegnati anche ad altri paesi. Il piano non è nuovo, ma l'offensiva diplomatica si sta rafforzando. Presentato prima del G20 di novembre, chiede la sicurezza nucleare, alimentare o energetica. Tutti i prigionieri dovrebbero essere rilasciati, le truppe russe dovrebbero ritirarsi, l'integrità territoriale dell'Ucraina dovrebbe essere ripristinata e dovrebbe essere istituito un tribunale speciale per giudicare i crimini russi. Condizioni definite inaccettabili da Mosca.

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