Ticino e Grigioni

“La Svizzera: la mia seconda casa”

Intervista esclusiva a Silvio Berlusconi, a Lugano per siglare un accordo di sponsorizzazione tra Philippe Plein e il suo nuovo club, il Monza. Si è raccontato al microfono di Nicolò Casolini

  • 18 luglio 2019, 19:01
  • 9 giugno 2023, 13:46

Silvio Berlusconi si racconta al microfono di Nicolò Casolini

RSI 18.07.2019, 21:00

Di: VA

E’ la sua nuova passione sportiva, l’AC Monza. Dopo 31 anni da presidente del Milan, ora si è lanciato in una nuova impresa in una squadra meno blasonata ma comunque ambiziosa. Lo si deduce anche dalla scelta del partner nell’abbigliamento, il gruppo Philipp Plein. “Questa avventura è decisamente diversa da quella col Milan. Ma vogliamo diventare una società modello sia per il gioco sia per il comportamento dei nostri atleti, con una rosa giovane e italiana” racconta l’82enne ex-premier italiano. Vista questa vicinanza e questo legame con Lugano non arriva ancora a pensare a una collaborazione con il presidente Renzetti e con l’FC Lugano, che quest’anno sarà in Europa League “Per il momento non ci sono stati dei passi in questo senso con il Lugano – precisa Berlusconi- ma non ci sono nemmeno ostacoli che li impediscano”

Il leader di Forza Italia ha dei forti legami con la Svizzera e il Ticino e non li nasconde “E’ un paese cui sono profondamente legato. Mio padre fuggi in Svizzera per 3 anni a causa della persecuzione fascista. La vostra ospitalità gli rimase sempre nel cuore e anche io vi sono grato.” Poi continua sul filo delle emozioni “Uno dei più bei ricordi della mia infanzia è legata alla Svizzera – racconta ancora Silvio Berlusconi – Durante l’esilio di mio padre, Io lo aspettavo alla fermata del tram a Oltrona San Mamete, in provincia di Como. Ogni giorno mi sedevo in attesa del suo arrivo e ogni giorno piangevo lacrime amare. Ma una mattina scese davvero da quel tram che arrivava dalla Svizzera e fu il giorno più felice della mia vita”

”Poi considero la Svizzera un paese che rappresenta tutti i principi fondamentali della civiltà occidentale – aggiunge : i cittadini non sono sudditi ma padroni della Stato, che è al loro servizio” Nonostante i forti legami con la Svizzera però Berlusconi ammette che non lascerà mai l’Italia : “Io sono italiano e penso di aver fatto qualcosa di utile per il mio paese, come politico e imprenditore – conclude Berlusconi – Passo però volentieri dalla Svizzera, ci ho passato tante vacanze e tanti bei momenti con la mia famiglia. E’ il paese che, dopo l’Italia, sento più vicino al mio cuore”

Berlusconi incontra Philipp Plein

Il Quotidiano 18.07.2019, 21:30

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