Un centinaio di profughi che nei giorni scorsi dormivano alla stazione ferroviaria di Como-San Giovanni nella speranza di riuscire ad attraversare il confine svizzero per raggiungere il nord Europa, sono stati trasferiti nel centro di registrazione e riconoscimento (hotspot) a Taranto. La misura posta in atto da Roma è stata decisa in accordo con le autorità svizzere.
Tra i migranti e il confine di Chiasso adesso non c’è più un breve tratto di strada quanto invece oltre 1'000 chilometri. Nelle ultime settimane gran parte di queste persone bivaccava alla stazione di Como-San Giovanni in cerca di un modo per varcare il confine elvetico ma dopo alcuni giorni di stallo, il Ministero dell'Interno, su richiesta della prefettura di Como ha deciso di trasferirli presso l'hotspot di Taranto. Si tratta di una delle strutture mobili create a livello europeo per far fronte alla crisi migratoria.
La prefettura di Como intanto ha comunicato alla RSI che la situazione è sotto controllo e che la decisione di trasferire in Puglia parte delle persone che ormai vivevano nei pressi della stazione comasca di San Giovanni è stata presa con l’obiettivo preciso d’evitare che la situazione degenerasse.
CSI/FC
CSI 18.00 del 15.07.2016 - Il servizio di Francesca Calcagno
RSI Info 15.07.2016, 19:50
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