L'aumento dei casi di accompagnamento alla morte in Ticino, passati da uno a circa quattro al mese negli ultimi anni, è un fenomeno su cui stanno vigilando le autorità cantonali, in seguito anche al timore di un pendolarismo dall'Italia, dove la pratica è vietata.
Il Dipartimento sanità e socialità, spiega il coordinatore Paolo Bianchi, visti i dati ha deciso di fare il punto e monitorare la situazione.
Sono previsti maggiori controlli di polizia e sensibilizzazione sui doveri di chi mette a disposizione il farmaco letale, che non ha bisogno di nessuna autorizzazione sanitaria, ma deve sempre agire entro i paletti del codice penale.
CSI/sf
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