Ticino e Grigioni

Liste, "rien ne va plus"

Alle 18.00 di lunedì 4 febbraio i candidati alle prossime cantonali di aprile sono diventati definitivi. Esclusa Xenia Peran

  • 4 February 2019, 18:24
  • 9 June 2023, 04:51
  • CANTONALI 2019

CSI 18.00 del 04.02.19: le liste sono definitive

Cronache della Svizzera italiana 04.02.2019, 19:22

  • @Archivio Ti-Press/Gabriele Putzu
Di: CSI/dielle

Allo scoccare delle 18.00 di oggi, lunedì, le liste per le elezioni cantonali di aprile sono diventate definitive. Tutti i partiti e i movimenti hanno ottenuto il via libera della cancelleria, ma qualche candidato è stato escluso dalla competizione elettorale.

Contrariamente alle prime informazioni, una delle candidature per il Consiglio di Stato non è stata accettata ed è quella di Xenia Peran, non per le sue vicissitudini giudiziarie ma perché non residente in Ticino e nel contempo non iscritta al catalogo elettorale di Lugano. L'avvocatessa ha presentato tempestivamente ricorso, mentre la Lega Verde ha proposto al suo posto il nome di Giorgio Giacomazzi.

Per quanto riguarda invece il Gran Consiglio 23 candidati al seggio, per il quale erano state depositate 757 candidature, sono stati stralciati. Resta il condizionale perché lo stralcio dalle liste è di competenza del Consiglio di Stato che deciderà nella sua prossima seduta. Una formalità, visto che a mancare è il necessario estratto del casellario giudiziale. Il problema ha riguardato non tanto i partiti storici, ma soprattutto le nuove liste.

Nussbaumer eleggibile, "per ora"

C’è però anche chi il casellario lo ha presentato, ma potenzialmente poteva venire escluso: oltre al caso di Xenia Peran, c'è quello di Werner Nussbaumer, sotto processo per somministrazione illegale di medicamenti e maltrattamenti di animali. La legge definisce ineleggibile chi è stato condannato alla pena detentiva o pecuniaria per crimini o delitti contrari alla dignità della carica. Non è quindi il caso per il momento, ma nell'eventualità di un'elezione, e con il verdetto cresciuto in giudicato, il via libera potrebbe venire ribaltato: "Se il Consiglio di Stato riterrà che l’eventuale condanna è contraria alla dignità della carica potrà procedere con la destituzione" ha precisato il cancelliere Coduri.

Nomi delle liste: "Nessun problema"

Quattro anni fa il Consiglio di Stato era inoltre dovuto intervenire per far cambiare il nome ad alcune liste, che avrebbero potuto trarre in inganno l'elettore perché troppo simili tra loro. Quest'anno, ha spiegato il cancelliere ai microfoni della RSI, le denominazioni non hanno invece sollevato obiezioni.

L’estrazione dei numeri di lista, ce ne sono 13 per il Governo e 16 per il Parlamento, è infine previsto martedì mattina nell’aula del Gran Consiglio.

Liste ultimate

Il Quotidiano 04.02.2019, 20:01

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