Ticino e Grigioni

"Partorire in valle? Non è sicuro"

Il Centro Sanitario Valposchiavo: "Riaprire la sala parto? Numeri esigui e difficoltà nel garantire la sicurezza"

  • 6 October 2020, 10:25
  • 10 June 2023, 03:19

RG 08.00 del 06.10.20

RSI Ticino e Grigioni 06.10.2020, 11:50

  • TiPress
Di: A. Marsetti/M. Ang.

La chiusura della sala parto all’ospedale di Poschiavo ha creato problemi alle neo mamme. Una donna ha partorito in auto, poco dopo aver superato il passo del Bernina, proprio a pochi giorni dalla chiusura del punto nascite, sollevando un vero e proprio vespaio tra la popolazione, che non vede di buon occhio l’idea di dover affrontare il passo del Bernina per partorire. Ma per il Centro Sanitario non ci sono alternative. Intanto in Valle monta la polemica. Il malcontento è tale da coalizzare le forze politiche in campo. Liberali, UDC, Poschiavo Viva e PDC chiedono ora risposte a dubbi e preoccupazioni.

Numeri esigui e difficoltà nel garantire la sicurezza

E intanto dall'ospedale, dopo le scuse per la mancata assistenza alla coppia, si ribadisce la necessità di dirottare i parti all'ospedale di Samedan. Del resto i numeri sono esigui, dai 120 parti di qualche anno fa, si è scesi a meno di 30. Senza contare la difficoltà di reperire medici con esperienza, ostetriche e rianimatori. "Abbiamo notato crescenti difficoltà a garantire la sicurezza dell'ostetricia come eravamo abituati da anni. Per questo abbiamo cercato di trovare altre soluzioni", spiega Emanuele Bontognali, presidente del consiglio di fondazione del centro sanitario Valposchiavo.

Va detto che la chiusura del reparto nascite era prevista a gennaio 2021, mentre sul territorio avrebbe iniziato a lavorare a breve il primario di ginecologia di Samedan, ma gli eventi sono precipitati e il reparto ha chiuso prima ancora che si potesse firmare un protocollo con l'ospedale dell'Alta Engadina.

La strategia: puntare sulla diagnostica

Il caso è emblematico delle difficoltà delle Valli periferiche a garantire un'adeguata risposta sanitaria, ma a Poschiavo da tempo è allo studio una strategia che punta tutto sulla diagnostica. "Vogliamo e dobbiamo garantire la sanità in valle. La tendenza in medicina è verso la medicina ambulatoriale in tutti i settori, e quella cerchiamo in tutti i modi di potenziarla. Il centro sanitario prevede un investimento, nei prossimi anni, di 6 milioni proprio per potenziare questo e l'ostetricia e la ginecologia ambulatoriale sul posto", sottolinea ancora Emanuele Bontognali.

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