Il Dipartimento federale delle finanze (DFF) risponde alle domande giunte da più parti su quanto sta succedendo tra Chiasso e Como, sottolineando le ragioni che hanno portato a un aumento del numero dei respingimenti in queste settimane. Nel contempo conferma che il confine meridionale elvetico non è affatto chiuso e che si applicano ora come prima le norme vigenti.
Il dipartimento diretto da Ueli Maurer e il Corpo delle guardie di confine (Cgdf) negli ultimi giorni sono finiti al centro di molte critiche per il presunto "giro di vite" nei respingimenti alla frontiera e in particolare a sud delle Alpi. Oggi, giovedì, sul sito del DFF è stato pubblicato un dettagliato documento in cui è spiegata con dovizia di particolari la situazione al confine con l’Italia.
Nel testo molta attenzione è dedicata alla delicata condizione dei minori non accompagnati. Nel loro caso il DFF evidenzia quanto "necessitino di una protezione particolare", garantita proprio dalle guardie di confine. Berna rileva infatti come “fino alla consegna a un’altra autorità, i minorenni sono sempre sotto la vigilanza del Cgcf”.
EnCa
Per consultare i documenti completi: