Ticino e Grigioni

Ramadan, la vicinanza sarà spirituale

I divieti dovuti al coronavirus non permetteranno le preghiere nelle moschee. L'imam Radouan Jelassi: "L'Islam chiama al rispetto della sicurezza"

  • 23 April 2020, 21:51
  • 9 June 2023, 22:18

CSI 18.00 del 23.04.2020 - Il servizio di Amanda Pfändler

RSI Ticino e Grigioni 24.04.2020, 01:00

  • Ti-Press
Di: EBe

Dopo una Pasqua anomala per i cristiani, da venerdì sarà anomalo pure il Ramadan dei musulmani. Il mese sacro dell'Islam, caratterizzato dal digiuno, ma anche dalla preghiera comunitaria, quest'anno dovrà adattarsi alle regole imposte dalle autorità per combattere la pandemia di coronavirus.

"Durante il mese di Ramadan convivono diverse dimensioni, in particolare quella spirituale e sociale", spiega l'imam di Lugano Samir Radouan Jelassi: "È un mese d'incontro, in cui si consolidano la vicinanza e la solidarietà all'interno della comunità. Ma abbiamo un pericolo colletivo. Non seguire le regole può causare un problema ancora più grande. L'Islam chiama al rispetto della serenità e della sicurezza più generale".

Inizia il Ramadan

Telegiornale 23.04.2020, 22:00

Una vicinanza della comunità che quest'anno non potrà dunque essere fisica. La Federazione delle organizzazioni islamiche della Svizzera (FOIS) ha inviato ai propri membri specifiche direttive, come spiega il portavoce Önder Güneş: "L'invito è quello di non riunirsi né nelle moschee, né altrove. L'inizio del Ramadan, la preghiera o la rottura del digiuno devono essere vissuti nel cerchio ristretto della famiglia. Ci auguriamo che la situazione migliori ma non chiederemo un trattamento di favore. Fino a quando varranno i divieti, li rispetteremo, per quanto doloroso possa essere".

RG 18.30 del 23.04.2020 - Il servizio di Lorenzo Trombetta

RSI Ticino e Grigioni 24.04.2020, 01:00

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