Ticino, traffico giù del 25%

Il semi confinamento introdotto a livello cantonale e nazionale dalla fine dello scorso anno si è tradotto in un ulteriore calo del traffico sulle strade ticinesi sulle quali gli effetti delle restrizioni ai movimenti per lottare contro il coronavirus fanno sentire i loro effetti da ormai un anno. Nel mese di gennaio la flessione rispetto allo stesso mese del 2020 (l’ultimo in cui l’epidemia partita da Wuhan non era ancora un’emergenza internazionale) è stata del 25%.

I dati riguardanti l’evoluzione dei transiti sulla A2 non sono ancora disponibili, ma l’Osservatorio ambientale della Svizzera italiana ha aggiornato le statistiche riguardanti i passaggi medi quotidiani sui principali assi cantonali permettendo il confronto della situazione mensile a distanza di un anno. Emerge un cambiamento significativo della situazione in tutto il Ticino e, in particolare, nel Sottoceneri. In generale i veicoli in movimento si sono ridotti di un quarto con punte del 59% al valico di Chiasso, del 34% sulla superstrada a Stabio, del 30% a Mendrisio, del 27% all’incrocio di Suglio a Manno e del 25% ad Agno. L’unico asse dove si è registrato un aumento è quello della Vallemaggia. Ad Avegno è infatti stata registrata una crescita dei transiti giornalieri: dai 7'400 del gennaio 2020 agli 11'300 di quello del 2021.

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L’ultima chiusura dei ristoranti, di un gran numero di commerci e di varie altre attività, nonché l’obbligo del telelavoro laddove possibile, si è tradotta in una flessione dei momenti giornalieri sulle strade cantonali di circa il 7% rispetto al dicembre 2020. Anche in questo caso l’impatto maggiore è stato registrato nel Sottoceneri e, in particolare, nel Luganese (Noranco -16%).