Ticino e Grigioni

Apprendisti frontalieri, vigile l'OCST

Chiesto un incontro con la Divisione della formazione professionale sul tema dei lavoratori italiani con esperienza assunti quali apprendisti

  • 18.10.2013, 13:59
  • 06.06.2023, 11:04
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  • archivio tipress

L’ Organizzazione cristiano-sociale ticinese ( OCST ) ha chiesto un incontro con la Divisione della formazione professionale , allo scopo di discutere l’aumento “non trascurabile” di giovani frontalieri ultraventenni con una concreta esperienza professionale alle spalle, che vengono assunti in Ticino quali apprendisti, soprattutto in alcune professioni artigianali.

Il sindacato, come comunicato in una nota diffusa oggi (venerdì), ritiene tangibile il pericolo che “le ditte più spregiudicate” usino questo espediente per disporre di manodopera qualificata a bassissima retribuzione. I giovani locali, interessati ad un percorso di apprendistato, potrebbero altresì essere penalizzati dalla diretta concorrenza di lavoratori italiani che dispongono già di una parziale esperienza lavorativa, disposti quasi a tutto pur di trovare un lavoro che oltre confine faticano a reperire.

L’OCST auspica dunque che, con il coinvolgimento di Bellinzona, si possa contrastare questo tipo di sfruttamento di forza lavoro, che “può ledere le prospettive di formazione dei giovani locali e inietta nel tessuto delle imprese un fattore di concorrenza sleale”.

LudoC.

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