Ticino e Grigioni

Ed anche Berset scese in Ticino

Arriverà a maggio: è il quarto consigliere federale a giungere nel cantone dopo il voto del 9 febbraio

  • 27.03.2014, 19:21
  • 01.06.2023, 18:41
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Alain Berset

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C'era un tempo in cui le agende federali erano piene e la discesa al sud delle Alpi era ritenuta politicamente non prioritaria (con le eccezioni estive del primo d'agosto e del Festival del film). È stato fragorosamente così per la campagna di voto contro l'immigrazione di massa, quando nessun consigliere federale varcò il San Gottardo. Il “sì” svizzero e il plebiscito ticinese all'iniziativa UDC, però, sono stati il classico campanello d'allarme e sotto la cupola federale pare si sia corsi ai ripari.

Dopo la visita lampo di Eveline Widmer-Schlumpf ad Agno, oggi e domani tocca a Ueli Maurer, il 16 aprile arriverà Johann Schneider-Ammann invitato dal comitato contrario ai salari minimi. Poi, a maggio, toccherà ad Alain Berset per difendere la modifica costituzionale "Sì alle cure mediche di base". Invitato dal comitato a favore del medico di famiglia Berset arriverà il 5 maggio, data simbolica, quasi a ricordare che il Consiglio federale non è manzonianamente "immobile" ma è sensibile e attento al canton Ticino. Con quella di Berset saranno quattro le visite ticinesi degli esponenti del Consiglio federale in soli due mesi.

Certo c'è un appuntamento con le urne come quello del 18 maggio, ma la rinnovata attenzione nei confronti della Svizzera italiana quasi sorprende: a Berna si è forse interpretato il voto di febbraio come un grido d'allarme per un disagio sottovalutato e capito che il Sonderfall ticinese non può essere classificato come un'inevitabile eccezione.

m.h.

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